Cosa fare in caso di scottatura?

Le scottature sono delle ferite della cute che si formano in seguito al contatto con fonti di calore umide (ad esempio l’acqua bollente) o secche (si pensi al fuoco), oppure quando si resta troppo esposti al sole senza adeguata protezione.

Queste ferite si possono distinguere in quattro gradi, in relazione al livello di intensità del dolore e della penetrazione nella pelle: il primo grado, allora, prevede l’arrossamento dell’epidermide (lo strato più superficiale della cute); al secondo grado la ferita arriva al derma, rendendo la pelle rossa e maculata; nel terzo grado il danno arriva fino allo strato sottocutaneo, dando alla pelle un aspetto bruciato; all’ultimo grado c’è la lesione dei tessuti, fino a ossa e muscoli.

Non solo arrossamenti

I sintomi tipici delle scottature sono: arrossamento delle pelle, bruciore della zona lesa, comparsa di bolle e vescicole, dolore nel punto in cui c’è la ferita, formazione di piaghe.

Basta una crema idratante?

Se la scottatura è lieve, non c’è da preoccuparsi: essa può essere curata mediante l’applicazione di creme idratanti ed emollienti, dopo aver pulito la ferita con impacchi di acqua fresca (non usare il ghiaccio), per placare il bruciore. Se compaiono delle vesciche è importante non toccarle, per evitare che si rompano e si formino delle cicatrici. Nel caso si avvertisse febbre o dolore alla testa (ad esempio per l’eccessiva esposizione ai raggi solari), è possibile assumere ibuprofene e paracetamolo.

Quando, invece, la scottatura è più grave, è fondamentale rivolgersi subito al pronto soccorso, poiché i danni potrebbe essere importanti e necessitano di cure adatte. In particolar modo bisogna fare attenzione se la vittima è un anziano o un bambino sotto i 5 anni, se ha una sensibilità della pelle (fototipo 1), se è cardiopatico, se ha malattie gravi (si pensi al diabete), se è una donna incinta, se soffre di AIDS o altra malattia che determina un indebolimento delle difese immunitarie, oppure se la zona lesa è molto sensibile (volto o parti intime).