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Mangiare le unghie, come smettere?
Potrà sembrare banale, ma mangiarsi le unghie è un problema che riguarda non solamente i più piccoli come molti potrebbero immaginare.
Riguarda anche le persone adulte le quali, per vari problemi, possono cadere in questa brutta abitudine.
Si chiama onicofagia e indica il vizio di mangiarsi le unghie, un problema che interessa moltissime persone, le quali, oltre alle unghie asportano anche pellicine e cuticole sottostanti. In ambito psichiatrico, l’onicofagia è classificata come disturbo compulsivo, cioè un gesto che non si riesce a trattenere, il quale genera una certa soddisfazione mista ad un senso di colpa.
Non sono pochi i problemi che derivano dalla brutta abitudine di mangiarsi le unghie.
Innanzitutto si può riscontrare dolore, sanguinamento e arrossamento del letto ungueale.
Inoltre, può provocare il danneggiamento della porzione di pelle posta alla base e ai lati dell’unghia: le cuticole, che comunemente chiamiamo pellicine. Quando queste vengono rimosse impropriamente la zona può diventare suscettibile a infezioni batteriche o virali.
Oltretutto, chi tende a mangiarsi le unghie può portare in bocca i microrganismi depositatisi sotto le stesse. Ma, l’onicofagia può anche provocare lesioni gengivali, usura degli incisivi, infezioni alla bocca ed altro ancora.
Ma come smettere di mangiare le unghie?
Ecco i nostri consigli.
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Innanzitutto, individuate quale sia la causa scatenante della vostra onicofagia e cercate di porvi rimedio. Se la forza di volontà non vi sembra sufficiente, affidatevi alla terapia comportamentale che cerca di sostituire l’atto del mangiarsi le unghie con un’azione alternativa. Oltre alla terapia comportamentale vi è quella del controllo degli stimoli che accerta, e di conseguenza controlla, l’impulso che induce all’onicofagia.
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La terapia farmacologica prevede l’uso di sostanze amare da applicare sul letto ungueale (ad esempio il benzoato), ma l’effetto varia da persona a persona. Spesso la risposta positiva arriva dopo la prescrizione di farmaci antidepressivi che incidono sulla causa scatenate del problema (stress, ansia, etc.). A volte anche la vitamina B può sortire un esito positivo, perché riduce il desiderio di rosicchiare le unghie e incide sull’aggressività.
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Tagliate le unghie: mantenere delle unghie curate e molto corte può scongiurare la voglia di morderle. Cercare di dar loro un profilo arrotondato evita che si creino forme spigolose, che possono scatenare la voglia di mangiarsi le unghie.
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Smalti amari: Esistono in farmacia degli smalti dal sapore fastidioso che, se applicati regolarmente sulle unghie, possono scoraggiare questa cattiva abitudine. In alternativa potresti applicare del succo di limone che avrà lo stesso effetto oppure l’aglio, la cipolla, il succo di pompelmo, l’aceto. Insomma, tutto ciò che può avere un sapore sgradevole.