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Salute degli occhi: come proteggere la vista se passi molte ore davanti a pc e smartphone
07 ottobre 2025

Salute degli occhi: come proteggere la vista se passi molte ore davanti a pc e smartphone

Nell’epoca digitale, trascorrere ore davanti a computer, smartphone e tablet è per molti quasi inevitabile, sia per motivi di lavoro sia per svago. Tuttavia, questa abitudine può avere effetti indesiderati sulla salute degli occhi, a causa dell’esposizione costante alla cosiddetta luce blu, una radiazione emessa da tutti gli schermi e dalle fonti luminose artificiali. Proteggere la vista, quindi, diventa una priorità, specialmente sul lungo periodo.

I pericoli per chi usa troppo gli schermi

L’esposizione prolungata alla luce degli schermi può alterare il naturale equilibrio dell’occhio e provocare diversi disturbi, spesso sottovalutati.

Il primo segnale è l’affaticamento oculare, una condizione che si manifesta con bruciore, visione offuscata e difficoltà di concentrazione. Ciò accade perché i muscoli oculari sono costantemente impegnati nella messa a fuoco, soprattutto quando si osservano testi o immagini in ambienti scarsamente illuminati.

Un altro disturbo comune è la secchezza oculare, dovuta alla ridotta frequenza di ammiccamento (cioè il battito delle palpebre), che porta a un’evaporazione precoce del film lacrimale e, di conseguenza, a irritazione, sensazione di corpo estraneo nell’occhio o dolore. Se trascurata, la secchezza può peggiorare fino a infiammare la congiuntiva o la cornea, aumentando la sensibilità alla luce e il rischio di infezioni.

Inoltre, la luce blu può danneggiare nel tempo le cellule della retina, favorendo processi degenerativi come la degenerazione maculare, che compromette la visione centrale.

Come proteggere la vista

Adottare semplici accorgimenti quotidiani è il modo migliore per prevenire i disturbi legati all’uso eccessivo degli schermi.

Prima di tutto, è importante mantenere la giusta distanza dagli apparecchi digitali: tra 50 e 80 centimetri nel caso dei computer, e almeno 30 centimetri per smartphone e tablet, che dovrebbero anche essere posizionati alla stessa altezza dello sguardo.

La regolazione della luminosità è un altro fattore importante: gli schermi non devono essere più luminosi rispetto all’ambiente circostante ed è meglio optare per toni caldi, soprattutto di sera, riducendo il contrasto tra la luce dello schermo e quella esterna. Molti dispositivi moderni offrono la modalità “filtro luce blu”, utile per attenuare l’intensità delle radiazioni e favorire il rilassamento visivo.

Un’altra buona abitudine consiste nel seguire la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti, distogliere lo sguardo dallo schermo per 20 secondi e guardare un oggetto distante almeno 6 metri, per portare i muscoli oculari a rilassarsi e per ridurre l’affaticamento.

Per mantenere l’occhio ben idratato, è utile sbattere le palpebre con regolarità e utilizzare lacrime artificiali a base di acido ialuronico o altre sostanze lubrificanti, che ristabiliscono il film lacrimale senza effetti collaterali. È invece sconsigliato l’uso frequente di colliri medicati, soprattutto se contengono cortisonici o vasocostrittori, poiché possono alterare l’equilibrio naturale dell’occhio e peggiorare la situazione.

Ci sono, poi, le lenti con filtro per la luce blu, disponibili sia graduate sia neutre, che aiutano a schermare parte della radiazione emessa dagli schermi, riducendo il rischio di irritazione e affaticamento.

In generale, dormire a sufficienza, evitare il fumo e idratarsi regolarmente contribuiscono a mantenere gli occhi sani e a contrastare gli effetti nocivi della luce artificiale. Se, nonostante le precauzioni, si avvertono fastidi persistenti o calo della vista, è sempre opportuno consultare un oculista, che potrà valutare al meglio la condizione di salute oculare e consigliare eventuali terapie personalizzate.

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